Cosa prevede il nuovo decreto Green Pass: le regole per la scuola, per le università e per le Rsa. Cosa cambia.
Il 9 settembre il governo ha approvato il decreto legge per una nuova estensione del Green Pass nel mondo della scuola e dell’Università e nel mondo delle Rsa, strutture simbolo della prima drammatica ondata di contagi da Covid nel nostro Paese.
Nuovo decreto Green Pass, scuola, università e Rsa: le regole
Andiamo a vedere nel dettaglio le nuove regole approvate dal governo. In linea generale possiamo dire che la certificazione verde diventa obbligatoria anche per il personale esterno che accede negli istituti scolastici e nelle Rsa.
Le nuove norme restano in vigore sino al 31 dicembre prossimo, termine di cessazione dello stato di emergenza e disciplinano l’accesso in ogni struttura del sistema nazionale di istruzione e di formazione (compresi le strutture in cui si svolgono i corsi serali, i centri per l’istruzione degli adulti, i servizi educativi per l’infanzia, i sistemi regionali di istruzione e Formazione Tecnica Superiore e degli Istituti Tecnico Superiori e il sistema della formazione superiore), si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito del governo.
Scuola
In linea generale, tutte le persone che entrano a scuola devono avere la certificazione verde.
Chiunque accede a tutte le strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative è tenuto a possedere la Certificazione Verde. Questa disposizione non si applica ai bambini, agli alunni e agli studenti nonché ai frequentanti i sistemi regionali di formazione, ad eccezione di coloro che prendono parte ai percorsi formativi degli Istituti tecnici superiori
Ma a chi spettano i controlli nelle scuole?
Il dirigente scolastico e i responsabili di tutte le istituzioni scolastiche, educative e formative hanno il compito di controllare il possesso del Green Pass da parte del lavoratore. Nel caso in cui l’accesso alle strutture sia motivato da ragioni di servizio o di lavoro, la verifica sul rispetto delle prescrizioni deve essere effettuata anche dai rispettivi datori di lavoro.
Università
Stesso discorso, forse più stringete, per le Università: tutte le persone che accedono negli istituti devono esibire la certificazione verde.
Chiunque accede alle strutture del sistema nazionale universitario deve possedere ed è tenuto ad esibire la certificazione verde COVID-19.
Nelle Università i controlli sono affidati ai responsabili. Le verifiche si svolgono a campione.
I responsabili delle Università e delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica sono tenuti a verificare il rispetto delle prescrizioni. Le verifiche sono svolte a campione con le modalità individuate dalle Università. Nel caso in cui l’accesso alle strutture sia motivato da ragioni di servizio o di lavoro, la verifica sul rispetto delle prescrizioni deve essere effettuata anche dai rispettivi datori di lavoro.
Il Green Pass nelle Rsa
Con il decreto approvato il 9 settembre, il Green Pass diventa obbligatorio anche nelle strutture residenziali, socio-assistenziali e sociosanitarie.
Le nuove norme entrano in vigore da 10 ottobre e saranno efficaci fino al 31 dicembre prossimo, termine di cessazione dello stato di emergenza, e applicano l’obbligo vaccinale nelle strutture residenziali, socio-assistenziali e sociosanitarie.
L’obbligo interessa tutte le persone che lavorano nelle strutture in questione.
Le nuove norme si applicano a tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa nelle strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice (RSA, strutture per anziani, ecc.).
I controlli spettano ai responsabili delle strutture sanitarie
Sono tenuti ad assicurare il rispetto dell’obbligo vaccinale i responsabili delle strutture e i datori di lavori dei soggetti che a qualunque titolo svolgono attività lavorativa sulla base di contratti esterni. Le modalità di verifica dell’adempimento dell’obbligo saranno definite con un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri adottato di concerto con il Ministro della salute, sentito il Garante per la protezione dei dati personali.
Le esenzioni
Le nuove regole, specifica il governo, non si applicano alle persone esenti dalla campagna di vaccinazione. L’esenzione deve essere dimostrata con una certificazione medica idonea che rispetti le indicazioni diramate dal Ministero della Salute nell’apposita circolare.
Le misure del decreto per il personale del mondo scolastico, universitario e socio assistenziale non si applicano ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute.